Il laboratorio teatrale

Periferie Urbane In Scena è un laboratorio teatrale che ha messo al centro l’idea di comunità di quartiere, partendo dall’idea che un quartiere non si può raccontare se non partendo dalle persone che ci vivono.

Per conoscere la storia di quello che non è soltanto un quartiere, ma una porzione molto grande di Lecce, abbiamo iniziato dall’A-B-C: proprio così! Indagando cioè sul significato e l’origine delle lettere che dividono i tre pezzi di questa periferia e poi, piano piano, dalle ricerche su carta e web, siamo andati a incontrare gli occhi delle persone.

Il risultato finale non è quello che avevamo in mente dall’inizio, ma è il risultato di una riprogettazione. Come sappiamo tutti, infatti, il 2020 resterà alla storia come l’anno in cui tutto ciò che si era progettato ha dovuto subire importanti cambiamenti, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19.

Per questo il percorso di Periferie urbane in scena, di cui potete sapere di più anche cliccando qui ha attraversato, nel tempo, tre fasi diverse:

La prima, in presenza e negli spazi del Liceo Banzi, con pratiche teatrali partecipative performative, raccolta di testimonianze sulla storia del quartiere, costruzione creativa di scene su improvvisazione.

Alcuni momenti di improvvisazione e scrtittura scenica sulla vita di quartiere durante la prima fase di laboratorio

Vi hanno partecipato attivamente, e tutti insieme: gli studenti del Banzi, Roberto Avellis, Maia Bergamo, Andrea De Leva, Nicolò Fucarino, Marco Michele Leo, Alessio Montagna, Alma Paci, Mirko Pagliara, Francesco Perrone, Viola Simmini, Giacomo Tortorelli. Gli attori/abitanti di quartiere Antonella Calabrese, Ilaria De Blasi, Anna Maria Franco, Gabriella Luperto, Gloria Marcuccio, Eduardo Nigro, Alessandro Di Marino. E, anche se per un breve ma prezioso periodo, gli studenti stranieri Diatta Amadou, Vassanci Toure e
Courage.

Tante le persone del quartiere coinvolte attraverso interviste, dentro e fuori gli spazi del Banzi e a cui siamo immensamente grati per la loro generosità: il prof Marco Ugenti; il sig. Massimo Mannarino; i bambini e gli adolescenti che frequentano i luoghi di gioco all’aperto nel quartiere e che, tra un palleggio e un selfie, Alessio e Gloria sono andati a incontrare; i residenti di piazzale Cuneo, nella zona 167 C, in occasione dell’allestimento del presepe di Comunità in zona 167 C a cura dell’associazione Villeggiatura in Panchina.

a cura di AMA condotto da Carmen Ines Tarantino e Veronica Mele, Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, ha come obiettivo la creazione di un patrimonio identitario materiale e immateriale condiviso tra più generazioni, attraverso la sperimentazione di pratiche teatrali partecipative e performative.

Il variegato gruppo di lavoro, con un’età che spazia dai 13 ai 50 anni, è composto da studenti e da abitanti del quartiere.

Durante la prima fase di lavoro, in orario post scolastico, il gruppo alterna l’attività di raccolta di testimonianze storiche e attuali sul quartiere ad esercizi teatrali sulla consapevolezza del corpo e della propria voce, per giungere alla creazione narrativa e performativa, traducendo in scena le ricerche ottenute.

Si parla di maxi processo alla Sacra Corona Unita del 1992, delle abitudini giornaliere dei ragazzi che abitano la zona, della mancanza di attività commerciali di ritrovo, di piazze con panchine che guardano solo verso l’esterno, del fiorire di nuove attività culturali per volontà degli abitanti e di sogni.

Nella seconda fase di laboratorio, a causa delle misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, viene riformulato il programma di lavoro, trasformando la messa in scena dal vivo in una produzione audiovisiva, con monologhi creati ed interpretati dagli stessi partecipanti. 

Il teatro è un’attività che è alla base della comunicazione e della libera espressione tra persone ed in questo contesto è un veicolo per unire generazioni, talvolta in contrasto o diffidenti tra loro, un modo per abbattere pregiudizi e blocchi spesso invisibili, verso se stessi e verso gli altri.