Ci pensa il mare a perdonare i nostri inverni. Michele Gentile
In Asteroide B167 167B Street riammaglia la memoria con i murales. Si svolge una danza, dal passato al futuro. Via Alessandria, cuore della 167, è la zona delle vele”. Nel passato, una volta, era la “porta d’inferno”. Le strade che portano dentro i palazzi popolari facevano così. Oggi sembra anonima ed è grigia quanto basta per una nuova vita. Mai più una porta d’inferno. Nel futuro, a partire dal presente, solo porte d’entrata. Inviti ad entrare, a due passi dal Banzi. Si entra nelle mappe della street art per scoprire luoghi e storie. Per questo, l’importanza “dell’altro” nella nostra vita di tutti i giorni si affaccia sui muri: Davide DPA risponde al cortometraggio Incroci e crea Interazioni.
Così, in risonanza e per strada, le tracce di banda vissute in lockdown, con le voci di Giuseppe Giannone, Ludovica Dell’Anna, Maria Benedetta Ratta e Viola Vergari, prendono la forma e i colori dei murales. Diventano arte urbana e pubblica:
Non solo lo sguardo innamorato con cui una mamma guarda un figlio racconta una storia, non solo i ragazzi che corrono per la piazza, con la pelle infuocata accarezzata dal tocco soffice del vento, hanno qualcosa da raccontare. Soprattutto una strada vuota ha qualcosa da raccontare: ha avuto un passato, ha un presente e avrà un futuro. È stata calpestata da tanta gente che, spensierata, si divertiva; ma è anche stata attraversata da persone tristi che probabilmente l’avranno guardata in modo confuso, senza attenzione, a causa degli occhi allagati. Ci è passata molta gente che correva, non vedeva l’ora. O forse aveva preferito l’attesa, l’illusione. Una strada vuota scrive un romanzo. Un romanzo dalle pagine colorate da pastelli chiari e scuri, lucenti e opachi. Un romanzo dalle pagine graffiate, consumate, da unghie e pensieri, impazienti o stanchi. Tutte le strade torneranno ad essere scritte da noi e scriveremo ancora più forte.
Per strada, finiamo per arrivare in riva al mare.